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SEO e Intelligenza Artificiale: come farsi trovare da Google e dai chatbot come ChatGPT 

Gennaio 30, 2025

L’Intelligenza Artificiale sta cambiando il modo in cui troviamo informazioni online.

Fino a qualche anno fa, quando avevamo bisogno di risposte, ci affidavamo quasi esclusivamente a Google. Oggi, strumenti come ChatGPT, Claude o Perplexity AI permettono di ottenere risposte dettagliate senza nemmeno visitare un sito web.

Questo significa che la SEO sta diventando inutile? Assolutamente no, ma sta evolvendo, e chi crea contenuti deve adattarsi.

La SEO ha ancora senso?

Sì, ma non può più essere vista solo come un insieme di tecniche per scalare la SERP di Google. I motori di ricerca tradizionali non spariranno da un giorno all’altro, e una grossa fetta del traffico web continua ad arrivare da lì. Tuttavia, è fondamentale capire che l’IA non sostituisce tutto: se da un lato gli utenti si affidano sempre più spesso ai chatbot per ottenere risposte immediate, dall’altro questi strumenti si basano comunque su fonti esterne per generare le loro risposte.

Per questo motivo, il vero obiettivo oggi non è solo posizionarsi su Google, ma anche essere una delle fonti che le IA utilizzano per dare risposte. Questo significa produrre contenuti strutturati in modo tale da essere riconosciuti come autorevoli sia dai motori di ricerca che dalle intelligenze artificiali.

Come ottimizzare i contenuti per l’Intelligenza Artificiale

Il concetto di SEO sta quindi evolvendo verso un nuovo approccio che potremmo chiamare AI-first SEO. Non si tratta più solo di ottimizzare per Google, ma di rendere i contenuti accessibili e citabili anche dalle IA. Come si fa? Ecco alcune strategie fondamentali.

Strutturare i dati in modo comprensibile

Uno dei primi passi è utilizzare dati strutturati come quelli di schema.org. Questi markup aiutano non solo Google a comprendere meglio i contenuti di una pagina, ma anche i chatbot di IA, che spesso si basano su fonti strutturate per elaborare risposte precise.

Per esempio, se hai un blog che risponde a domande frequenti, puoi utilizzare il markup FAQ Schema per far sì che sia facilmente leggibile sia dai motori di ricerca sia dalle IA. Lo stesso vale per il Product Schema, che permette di fornire informazioni dettagliate sui prodotti, migliorando la loro visibilità nei risultati di ricerca e nelle risposte generate dalle intelligenze artificiali.

Creare contenuti dettagliati e ben strutturati

Le IA cercano contenuti completi e autorevoli. Questo significa che bisogna:

  • Rispondere in modo esaustivo alle domande degli utenti.
  • Scrivere con un linguaggio chiaro e naturale.
  • Evitare contenuti superficiali e poco approfonditi.

Più il tuo contenuto è chiaro e completo, maggiori saranno le possibilità che venga citato e utilizzato come riferimento dai modelli di intelligenza artificiale.

Essere citati da fonti autorevoli

Un altro aspetto chiave è la credibilità. Le IA non citano casualmente i contenuti: preferiscono quelli pubblicati su siti considerati autorevoli. Per migliorare la tua visibilità:

  • Ottieni backlink da siti di riferimento nel tuo settore.
  • Pubblica guest post su blog autorevoli.
  • Fai in modo che i tuoi contenuti vengano condivisi e menzionati da esperti del settore.

Ottimizzare per gli assistenti virtuali

Strumenti come Google Bard, Bing AI e ChatGPT stanno iniziando a fornire link nelle loro risposte. Questo significa che ottimizzare i contenuti per essere ripresi da questi assistenti è una strategia vincente.

Alcuni suggerimenti utili:

  • Formatta i tuoi articoli con domande e risposte (stile FAQ).
  • Crea contenuti che risolvano problemi pratici e forniscano informazioni di valore.
  • Usa un linguaggio semplice e naturale, senza troppi tecnicismi.

Applicare l’AI-first SEO su un sito WordPress con blog

Se hai un blog su WordPress, ci sono diverse azioni concrete che puoi implementare per ottimizzare i tuoi contenuti sia per Google che per le IA:

1. Utilizzare plugin SEO avanzati

Alcuni plugin fondamentali per la SEO e la visibilità sulle IA includono:

  • Yoast SEO o Rank Math: per ottimizzare titoli, meta descrizioni e struttura delle pagine.
  • Schema Pro: per implementare markup strutturati facilmente (FAQ, recensioni, articoli).
  • Table of Contents Plus: per creare automaticamente sommari negli articoli, migliorando la leggibilità e la scansione da parte delle IA.

2. Strutturare i contenuti per le IA

  • Scrivi titoli chiari e ottimizzati per rispondere a domande dirette.
  • Includi una sezione FAQ nei tuoi articoli, con risposte concise e chiare.
  • Utilizza dati strutturati per aiutare i motori di ricerca e le IA a comprendere il contenuto del tuo sito.

3. Monitorare l’indicizzazione e la presenza sulle IA

Per verificare se i tuoi contenuti vengono utilizzati dalle IA:

  • Controlla Google Search Console per analizzare il traffico e le query di ricerca.
  • Utilizza strumenti come Perplexity.ai e Bing AI per vedere se i tuoi contenuti vengono citati nelle risposte delle IA.
  • Testa manualmente le IA generative inserendo domande chiave per vedere se le risposte citano il tuo sito.

4. Ottenere backlink e autorevolezza

  • Pubblica contenuti di valore su Medium, LinkedIn Articles e guest post su siti di settore.
  • Condividi articoli dettagliati e approfonditi nei gruppi di discussione di nicchia.
  • Partecipa a podcast, webinar e interviste online per aumentare la tua autorità nel settore.

Il futuro della SEO passa dall’IA

Investire nella SEO oggi ha ancora senso, ma bisogna adattarsi al nuovo panorama digitale. La chiave è non vedere Google e l’IA come due mondi separati, ma come elementi complementari di un’unica strategia. Ottimizzare i contenuti per i motori di ricerca tradizionali rimane importante, ma è altrettanto fondamentale rendere il proprio sito e i propri contenuti facilmente accessibili e citabili dalle intelligenze artificiali.

Il futuro della visibilità online non dipenderà solo da Google, ma anche da quanto saremo bravi a farci trovare dalle IA che stanno rivoluzionando il modo in cui gli utenti cercano e consumano informazioni. Sei pronto ad adattare la tua strategia?

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